A casa mia sono quello pitto pitto pitto. Anche mio fratello è pitto, però è un po’ più grande, lui ha spento tre candeline, io uno-due. Lui è mio amico, il mio Jerry quando faccio Tom, il mio Jake pirata quando ho paura del coccodrillo, la mia gru quando cado e la mia torcia quando va via la luce.
Insomma con Davide non sono mai solo e capisco tante cose. Per esempio, lui mi dice che non si prendono i coltelli quando mamma carica la lavastoviglie e papà le dice come deve mettere le pentole e i bicchieri e mamma dice che è vero che lui è molto più bravo ma se lo fa lei devono stare lontano lui e il suo metodo.
Poi mi insegna come si mette il pannolino a Orso quando ha fatto la cacca e lui ne fa un sacco, e mi fa vedere come cullarlo per la nanna. Io invece tante volte la nanna la faccio con papà. Mamma ho visto che è un po’ diversa dalle altre mamme del parco, infatti non ha le unghie colorate. Ogni tanto sì, e io e Davide scegliamo il colore però poche volte. L’ultima volta io ho rovesciato lo smalto sul divano. E mamma era contenta, perché almeno avevamo scelto il bianco.
Però mamma ha montato tutti i nostri giocattoli, anche se zio Faffo dice che la scatola degli attrezzi di papà fa ridere. È una cosa bella perché anche io rido quando gioco con i miei attrezzi, però ne ho di più di papà. E i nomi ce li insegna mamma.
Da un po’ di tempo mamma sta a casa ma lavora più di papà e allora lui ci prepara la pappa e gioca con noi. Poi, tutti insieme la sera saltiamo sul letto e giochiamo alla corsa dei cavalli. Oppure giochiamo al parrucchiere: a mamma tagliamo i capelli, a papà lo facciamo entrare. Oppure ci mettiamo i tutù e balliamo girando. Mio fratello mi butta sempre a terra, ma è bello perché mi ferma quando tutto gira. Gira la casa, girano i giochi e soprattutto girano mamma e papà. E non si capisce chi è mamma e chi è papà, tranne quando alla fine mi prendono in braccio e mamma fa l’aereo e papà la mongolfiera. Insomma ognuno ha il suo metodo ma tutti e due ci fanno volare.
No Comments