Quando vieni inserita nella chat delle mamme di scuola, tutte ci si presenta: Ciao, sono Alessandra la mamma di Davide. Ciao, Alessandra e così via per venti messaggi almeno, ti spaventi un po’ perché ti sembra troppo vicino a un incontro di alcolisti anonimi. Poi scopri che è peggio. Se vuoi, sei libero di assumere alcol, per carità, e puoi farlo a tutte le ore perché in effetti è tutte le ore il momento della giornata in cui la chat trova il suo picco.
Lungi da me demonizzare il mezzo, è utile quando ci si scambia quell’unica informazione utile che ci si scambia. Poi io ho due figli quindi due informazioni utili, vuoi mettere? Questi due figli li abbiamo portati allo zoo, l’altra domenica. E io non tollero l’idea degli animali in cattività però, devo dire, l’esperienza va fatta. Ecco, così ho preso la chat delle mamme. No, non come un’esperienza. Come una visita allo zoo.
La (mamma) pavone È quella che ogni due per tre racconta le avventure della figlia. Tipo che sa già i colori, che mangia il pesce, che storpia le parole. Cioè cose interessanti, mica roba che non te ne frega di meno.
L’ape operaia La mamma che lavora. Tutte lo fanno ma in realtà solo lei. Di solito è quella che la mattina non accompagna i figli, li lancia in classe pur di non incontrare le altre. Legge tutto ma fa finta di no.
L’asina Senza offesa, è l’ignara, quella che veramente non legge nulla. Si è persa alle presentazioni e quando Christian ha lasciato la scuola si è chiesta: Christian chi?
La iena Per meglio dire la grandissima stronza. Quella che sparla, offende, critica e, se sei fortunato, non risponde quando tuo figlio sta male e lei è l’unica che potrebbe aiutarti.
La foca Applaude sempre, a ogni iniziativa, proposta, commento. Anche dinanzi alla discussione più accesa, è in grado di tirare fuori il bello delle imprecazioni appena consumate. Penseresti che è falsa e invece no. È addestrata all’entusiasmo.
L’orsa Pacata, sensibile, capace di sbranare. Ha difficoltà a socializzare, ma poi ce la fa anche lei. Il giorno dei diplomi.
La (mamma) pesce Apre la bocca ma non parla. Lei si esprime solo con emoticon. Baci, occhiolini, linguacce. E sopra ogni cosa ama quelle palle che si aprono ed escono i coriandoli. Lei ci vede festa, io ci vedo le palle che si rompono.
La chiwawa Riesce ad abbaiare la polemica in contesti inaspettati. Alle presentazioni ha risposto: Beh, ciao, non ci conosciamo, sarebbe più opportuno un buongiorno. E da lì ha contestato il regalo alle maestre (vabè quello lo fanno tutte), la maglietta del saggio, la torta di Angela e il modo scellerato in cui Greta lava le mutande dei bambini.
La camaleonte È dolce con le dolci e acida con le acide. E conosce pure le emoticon più apprezzate. La mamma dai mille colori deve però stare molto attenta: il giorno che si distrae un attimo e risponde male alla chiwawa tocca chiamare la sorveglianza.
La (mamma) babbuino Alla prima notifica che la disturba ti mostra il culo. Diamo il benvenuto alla nuova mamma Laura. Laura ha abbandonato la conversazione. Idolo.
Ps: Chi si offende è una capra.
No Comments