Cosa sarà, la memoria del cuore

Cosa sarà che ci fa ricordare cose di quando eravamo piccoli, ricordi anche sfocati nei fatti ma nitidissimi nelle sensazioni… Come quando viene a trovarci la prima baby sitter dei bambini, è festa per tutti perché nel tempo è divenuta parte della famiglia, ma l’effetto che ha sui bambini è incredibile. Ormai lo chiamiamo Effetto Giorgia, quel misto di eccitazione e pazza gioia che se non fosse così bello chiameremmo l’esorcista. È chiaro che non ricordano cosa abbiano fatto con lei ma come si sentivano felici in sua compagnia.

Cosa sarà, una sorta di memoria del cuore, quella che calmava per qualche istante le coliche di Claudio quando le sue urla si scioglievano dentro la musica ascoltata durante la “nostra” gravidanza. Cosa sarà, la stessa memoria che oggi incanta Davide alle prime note di Halleluja di Jeff Buckley. Quella che a me ricorda famiglia quando sento odore di rape stufate o che mi trema in viso quando mio marito mi guarda come la prima volta o che mi gela di nostalgia quando in strada passa il profumo di chi non c’è più.

La mente dimentica, il cuore ri-corda. Per scelta o per caso l’intelletto può abbandonare cose che le nostre emozioni sanno trattenere. E riportare. Oggi mi hanno riportato una persona. Non la sentivo né vedevo da oltre vent’anni, da quando frequentavamo assieme le scuole medie. Non ho un bel ricordo di quel periodo, ma di lei sì. Ricordo la sua sensibilità, il braccio del papà sulla sua spalla, lo zaino che le avevano rubato dall’auto. Ricordo sorrisi e vicinanza. Soprattutto ricordo che, in un tempo di confusione e insicurezza profonda, con lei non mi sentivo sola.

Cosa sarà che l’ha spinta oggi a scrivermi un messaggio tanto inaspettato quanto bello. La mente ci ha allontanate, la memoria del cuore ci ha ritrovate vicine. “Sei, così a pelle, com’eri. E io me lo ricordo“.