Amiamo vederti fiorire. Non solo per quell’anno di siccità, è che è proprio bello scoprirti, sempre tu, sempre diverso. Sei un po’ come quel pianoforte visto in centro, straripante di fiori. Come quell’immagine, sei poesia. E sei capace, a ogni nostro tocco, di restituire l’amore che ti abbiamo dato. Davide, l’amato. È capace di amare.
L’hai sempre fatto, è vero, ma ora lo fai con consapevolezza. Come quel disegno che mi hai regalato pieno di cuori colorati, con la scritta: Questi sono per te, perché so che ti piacciono molto. (Ok, c’era scritto Cuesti, ma tu non dovresti neanche saper scrivere quindi direi che va bene). Ecco, amo questa tua consapevolezza che amare qualcuno sia sapere cosa lo rende felice.
La felicità, piccolo grande Davide, chi mi legge sa che questa è la domanda che vi faccio sempre, fin dal pancione. Mi sono commossa vedendo il tuo disegno realizzato al corso delle emozioni. Per descrivere la tua felicità hai illustrato una casa, Maria, una palla. Che la nostra famiglia, le tue amicizie e il gioco siano i luoghi che ti rendono felici, ecco, non so come dirlo meglio. Amo vederti fiorire.
Perché vuol dire vederti crescere onesto, protettivo, responsabile, sensibile, percettivo. E cacacazzo. Scusami ma è importante che tu sappia anche questo.
In questa fase della tua vita sei ribelle, non ascolti mai quello che diciamo, compi oggi 5 anni ma sembri un adolescente in piena crisi ormonale. Dopo che ha dato il suo primo bacio. Ed è stato tradito. Col suo migliore amico. E i genitori non gli hanno permesso di uscire nella sera più importante della sua vita. Ecco, sei strafottente così, più o meno tutti i giorni. Adorabile, eh! Sei sempre tu, meravigliosamente dolce, educato, adorabile davvero. Ma ci fai continuamente incazzare.
Non è solo che cresci.
È che cresci libero. Ecco perché è importante che tu lo sappia. Vieni da un anno in cui hai subìto e intelligentemente ti sei messo in silenzio, in ascolto, in osservazione. In un angolo. E siccome nessuno mette il mio baby in un angolo, ora osservi sempre ma non ascolti una mazza.
Un amico mi ha detto tempo fa che qualcuno gli ha insegnato questo. Un figlio ribelle è il segno che si sta facendo un buon lavoro. Io mi stanco tanto di più ma, tu dovrai saperlo solo dopo, adoro questa tua libertà. Io non lo so se stiamo facendo un buon lavoro nella media dei successi e degli errori, ma tu sì. Tu fai bene, prenditi questa libertà e fiorisci e suona. E falla viaggiare e scopri pure dove arriva questa libertà e non avere paura, spingiti oltre. Vai a vedere dove finisce la tua libertà, e inizia il mio cazziatone.
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