Quello che le donne non dicono. A se stesse.
- L’età ti sfugge di mano ma tu non ci pensare, del resto è capitato anche a Giovanna Mezzogiorno. Almeno tu non ti sei inacidita. Di solito.
- Guardati con chiarezza: sei generosa quando fai entrare qualcuno nella tua vita, con la voce sospesa e il sorriso negli occhi. E meriti amore ogni giorno. Anche quando, soprattutto quando, la voce è grave e gli occhi non sanno ridere.
- Capovolgi lo sguardo sempre. Ti lamenti della tua coordinazione eppure fai capriole straordinarie.
- Mettiti in discussione ma non essere dura con te stessa. Fa’ conto che sia una tua amica, quella di cui sparli.
- Impara a ridere. Di quelle risate sonore, di gusto, di pancia. So che sei all’antica ma una buona musica rigenera più di un film muto.
- Fa’ due chiacchiere col tuo sceneggiatore. Lui è bizzarro ma magari scopri che vuole solo essere alla tua altezza.
- Non lasciare mai il lavoro che ti appassiona e ti mette in viaggio, in relazione. Abbandonati alla stanchezza, il giorno dopo svegliati e incantaci.
- Non di sole patatine vive l’uomo. Mangia verdure, legumi e frutta. Nel dubbio, fritto è buono tutto.
- Arriverà l’uomo giusto per te. Quando finalmente penserai di essere la donna giusta.
- So che hai storto il naso nel leggere “un’amica in festa” ma c’è da gioire per la tua vita. Specchiati nelle persone che ti circondano e amano. Ne è pieno il mondo, siamo più dei fedeli innumerevoli di Salvini. E dunque: festeggia. O fonda un partito, e contaci. Conta su di noi.
L’immagine è tratta dall’albo illustrato “La prima volta che sono nata” di Vincent Cuvellier e Charles Dutertre (Sinnos)
No Comments