I figli sono come la luna. Vivono di fasi.
La fase delle coliche, quella delle notti in bianco, la fase della dentizione. Ah i primi mesi! Non ci tornerei neanche a pagamento. Le fasi, però, si fanno più curiose quando iniziano a risentire del carattere del bambino. La fase dello svezzamento è stata per il mio primo figlio una passeggiata, per il secondo un film del terrore. Lui urlava e io cantavo Il pulcino ballerino. Lui urlava più forte e io cercavo di mantenere una voce dolce e rassicurante mentre raggiungevo le sue alte frequenze. Praticamente due pazzi.
La fase del niente cibi nuovi e la fase del voglio assaggiare tutto. Quando i figli sono due possono verificarsi strane combinazioni di fasi. Tipo quando uno fa la cacca nel vasino e l’altro ha appena scoperto la bellezza di srotolare carta igienica dal bagno al salone. O quando uno fa pipì sul water e l’altro ha imparato come effettivamente si usa la carta igienica e vuole a tutti i costi asciugare il pisellino al fratello che però è nella fase autonomia e non accetta invasioni di campo.
La fase della mammite, la papite, la fase del primo anno d’asilo che sono più i giorni a casa ammalato che quelli fuori (quella in genere coincide con la fase genitoriale delle gasteme), la fase delle prime parole e quella delle prime parolacce. Lì la cosa si fa chiara. Le fasi vanno assecondate. Avete mai provato a dire a un bambino: Questa parola non si dice? La ripeterà che manco un rosario. In questo momento i miei figli sono nella fase “cacca”. Che vuol dire riadattare tutte le canzoni: il cocomero tondo tondo si mise a fare la cacca, stendi la cacca, la zia di Forlì fa la cacca così.
L’altro giorno siamo entrati in ascensore con la signora del piano superiore e loro erano in gran forma. Così quando ho spiegato loro: Questa signora è la mamma di Agostino, mi hanno risposto: No, lei è la signora Cacca. A ripetizione. Eh eh – ho dovuto dire – sono dei piccoli buffoni. La verità è che, restando in tema cacca, loro avranno pure le fasi, ma il rischio figura di merda è eterno.
Questo post è stato scritto per MarshmallowGames
L’immagine è tratta dal libro “Giorno e notte” di Teddy Newton (Disney Pixar)
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