Non avevi pianto mai. Prima di essere un uomo. Prima di essere solo figlio, prima di essere padre. Prima di essere senza. Amo il tuo essere uomo capace di lacrime, di fragilità trasparente.
Cosa fa il mondo
Da 45 minuti sono davanti a un foglio bianco. Non mi era mai successo. Foglio bianco, riempito dalle voci dei miei bambini che disegnano accanto a me, dalle voci che emergono da questo libro sulla scrivania. La mia bellissima scrivania, tutta di vetro. Con l’antica macchina per scrivere di famiglia, la nostra Remington nera dai tasti ingialliti eppure pieni di vita.
“Aveva sopportato tanto, troppo, per tenere unita la famiglia, Antonietta. I suoi sforzi hanno però alimentato l’odio di un uomo pericoloso, quel carabiniere Capasso al quale neanche i funerali pubblici sono stati accordati per motivi di sicurezza” (NapoliToday). “All’origine del folle gesto la separazione in corso dalla donna che il carabiniere non ha mai voluto accettare” (Il giornale) “Una tragedia nata, secondo le prime ricostruzioni, dalla causa di separazione in corso della coppia” (Il Sussidiario). Chiedo scusa se inizio un post con parole non mie. E non nel senso che non le ho scritte io, ma perché non le scriverei mai. Nel giorno delle donne, vorrei parlare di violenza. Non quella commessa da un carabiniere sulle figlie e la moglie. Non solo, almeno. Violenza, per me, sono queste parole.
Oggi mi è capitato in radio un regalo di 17 anni fa. Così bello che in verità lo riascolto ogni tanto e difatti la ricordo perfettamente a memoria, da allora. E mi ricordo, molto bene, quando Tricarico esordì con questa canzone, presentandosi al mondo: “Io sono Francesco“. Ricordo lo scandalo che suscitò quella parolaccia nel ritornello, invocando addirittura la censura. “Puttana la maestra“, non sia mai. Che si dica.
Ho letto tempo fa che nei Paesi del Nord Europa, in vetta alle classifiche mondiali come Paesi più felici, nascono circa due bambini all’anno con sindrome di Down. Questo perché, nel 98 per cento dei casi in cui la donna viene a sapere dell’anomalia genetica, la gravidanza viene interrotta volontariamente. I Paesi più freddi e bui sono i più felici. Freddi e bui.
Non solo Il Piccolo Principe. Antoine de Saint-Exupéry è autore di versi bellissimi anche in altre opere. Per esempio, in Lettera a un ostaggio, osserva: “La vita crea l’ordine ma l’ordine non crea la vita”. Se è vero che i miei figli, pur stravolgendo ogni equilibrio, hanno messo ogni cosa al suo posto, è pur vero che non è dall’ordine che sono nati. Non da uno schema preciso, non da un dato scientifico. Cosa ne sa la scienza, in fondo, di come sono nati i miei figli? Questo è tanto più vero se penso ai figli nati per adozione.